Il sito ufficiale promoglianocalcio.com intervista il mister dei Piccoli Amici 2005/2006, Professor Gabriele Fausti. La prima di una serie di interviste che vedranno protagonisti i nostri allenatori del Settore Giovanile e che ci faranno conoscere il metodo di lavoro che mettono in campo tutti i giorni negli allenamenti e nelle partite.
Il futuro della società passa dal lavoro dei nostri bravi e preparati mister che svolgono il loro compito con grande impegno e tanta passione.
Gentile Gabriele, da professore di educazione fisica di grandissima esperienza quale sei stato e da allenatore navigato nel mondo del calcio giovanile, quali sono gli obbiettivi principali per giovanissimi calciatori che iniziano a praticare questo sport a 5, 6 e 7 anni?
E’ fondamentale valorizzare l’aspetto ludico. L’allenamento e la crescita prevedono la necessità di adottare il metodo globale e nel tempo quello analitico. Per atleti così giovani conta principalmente il divertimento che è la base dello sport giovanile.
Cosa si insegna a bambini di quest’età per ciò che concerne il regolamento del calcio?
Il regolamento prevede l’auto-arbitraggio ma non lo abbiamo ancora preso in considerazione a pieno. Lo introduciamo nel tempo in modo tale che i ragazzini possano avere una prima impronta di gioco e quindi gli strumenti per valutarlo. Gli insegniamo le regole di base, il rispetto per i compagni e per l’avversario.
Il cospicuo gruppo di bambini dei quali ti occupi, con l’aiuto del giovane mister Massimo Lunian, ha iniziato a giocare solo quest’anno. Qual è il bilancio attuale, dopo alcuni mesi dall’inizio dell’attività?
Ho notato una grossa crescita da parte dei bambini e molto importante è stato l’aiuto di Massimo. Attraverso il gioco e il dialogo hanno superato le timidezze ed hanno acquisito una maggiore consapevolezza di se stessi.
Come giudichi le strutture messe a disposizione dei Piccoli Amici dalla società?
Ottime senza dubbio. Pochissime società vantano le nostre strutture e i numerosi campi ci permettono di lavorare bene. I sintetici poi sono stati uno strumento eccezionale perché hanno permesso l’attività dei bambini nonostante temperature e condizioni difficili (terreno duro, pioggia, ghiaccio e neve).
Qual è la tua priorità come educatore dei tuoi piccoli giocatori?
L’inserimento nel gruppo è la priorità. Un bambino che impara a stare in gruppo e socializza con gli altri è un bambino felice che cresce in un’ambiente sano. Aggiungo inoltre che partecipare ai campionati ha caricato i nostri in maniera incredibile. Vivono la partita con grande attesa ed entusiasmo. Una sana competizione è proficua, fermo restando che l’unica cosa che realmente conta è il divertimento e l’attività.
Ringraziamo mister Fausti per la disponibilità e salutiamo tutti i Piccoli Amici 2005/2006 (ora anche 2007) che giocano e si divertono con la maglia della Pro.
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